schloss hartheim
4A地址: 暂无
开放时间: 暂无
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景点印象
If history is your main interest you must go there. Youre alone and there is an incredible silence, you think about what was taking place, in so ordinary an environment, this nice village...You are stimulated to do some research: on Franz Stangl, the Benno case (he died in his bed a free man), the nurses case, the link with the Vienna psychiatric hospital (exhibition there also).One high point of a 3 yrs trip. (july 2012)
Trip Advisor at the beginning of the review page asks us to give a rating of this attraction. If ever I was searching for a word to describe this place it wouldn't be an attraction! Another reviewer gave it 3 'stars' as he felt there was little to see. As with many sites relating to The Holocaust, I feel it's not what you see but what you feel. I visited here the day after Mauthausen. It is an impressive castle in a beautiful setting. I rang a bell and a man from the offices let me in. Certainly when I was there it was hardly over-crowded, in fact for most of the visit I was alone. Basically, when the Nazis used it as a euthanasia centre (typical Nazi deceit, it sounds as though it was something merciful), they used to bus in those that were mentally or physically disabled. Process them in one room, strip them in the next, straight into the gas chamber and then to the mortuary. Sometimes this was where the bodies lay for days if they were particularly busy. The previous reviewer mentioned it was a place where experiments took place. I think he is wrong, it was just a killing centre, part of the T4 Programme. The longest anyone could expect to stay alive here was a couple of hours.This is a deeply disturbing place to be and certainly left a deep impression on me. The next floor up is dedicated to the disabled and highlights present day tolerance and acceptance.If you are looking for an exciting day out with lots to see, don't bother going. If you want to moving,emotional place to visit, where you can pay your respects to those poor souls who's only 'crime' was being different, then this is a must.
Als erstes muss man sagen - ziemlich schwer mit den öffentlichen Verkehrsmittel zu erreichen. Der Zug Linz - Alkoven geht einmal die Stunde, vom Bahnhof darf man dann zum Schloss zu Fuß marschieren. Und dann Phantasie einschalten weil es fast nichts da ist an Exponaten. Wenn man auf eigene Faust kommt, kriegt man fast nichts mit von der Geschichte. Vom Schloss selber - gar nichts. Schade.
Que un centro de exterminio de deficientes y disminuidos por parte del régimen nazi en su programa T4 sea hoy una organización de ayuda ya apoyo a aquellos que querían eliminar me parece una de las mejores iniciativas que se pueden tomar. Con una pequeña exposición en su planta baja y una pequeña tienda con manualidades de los actuales inquilinos, toda una gran iniciativa.
Ich finde das pädagogische Konzept sehr gut, dass es - neben der Erinnerung an die Euthanasie - die Ausstellung zum Thema "Behinderung" gibt. Man wird zum Nachdenken angeregt.
Usciti da Mauthausen città dopo aver visto il campo di concentramento e avere ancora negli occhi tutte quelle immagini, quei posti, quelle cose.... ci siamo diretti verso Alkoven, paesino vicino a Linz, immerso nel verde delle campagne austriache, mucche, fieno e cascine. Da qui siamo passati ad una piccola frazione chiamata Hartheim, qui si trova un castello quasi fiabesco, bianco, alto, bello in esterno ed orribile all'interno, non per il tipo di costruzione ma per quello che qui avveniva negli anni del nazismo....Il castello svetta tra i prati verdi , davanti un ampio parcheggio gratuito, il complesso comprende una sorta di auditorium, un bar ed un negozietto, all'ingresso una ragazza ci ha avvertito che il castello chiudeva alle 17:00 e abbiamo pagato l'ingresso per la visita libera.Nell'ampio cortile interno si possono vedere i 4 piani che lo compongono, dall'interno, balconate e tantissime porte che danno nel cortile, grondaie a forma di draghi, alcune immagini, alcune targhe..... partiamo da primo piano dove apprendiamo un po' cosa succedeva qui, mi fermo davanti ad un muro ricoperto da un vetro con tantissimi nomi incisi in nero....tutte le vittime del castello.Il castello costituiva una sorta di ospedale dove internare le persone affette da handicapp fisico o mentale, bambini ed adulti, uomini e donne, qui dentro venivano tenuti e "curati" a detta di chi vi entrava all'insaputa del vero scopo del luogo: studiare la persona anche tramite esperimenti e operazioni, cavie da laboratorio praticamente...... e alla fine uccidere i ricoverati con la scusa: "non ce l'ha fatta" !!All'interno la maggior parte delle stanze visitabili sono dalle linee semplici, prive di arredi, tutto pulito e rimesso in ordine dopo gli scempi di quegli anni, non rimane nulla all'interno che testimoni davvero quello che succedeva, eliminati tutti gli orrori ora rimane solo una testimonianza, un pezzo di storia, tante targhe commemorative, alcuni antichi registri del castello, alcune immagini scattate all'epoca di gruppi di persone all'esterno del castello e una vecchia sedia a rotelle arrugginita.Alcuni attrezzi utilizzati per compiere gli studi sono esposti in teche di vetro, molte didascalie, molte testimonianze simboliche ma di concreto nulla, probabilmente hanno voluto fare piazza pulita di tutto cio' che quel posto è stato in passato ma lasciare solo la testimonianza storica e documentale dell'accaduto.Non tutte le stanze sono visitabili, anzi vi sono solo 3 percorsi fattibili all'interno dei piani e alla fine si sbuca al 4° piano, una croce in legno, una veduta dall'alto del cortile e si puo' scendere al piano terra.La visita di per se non è interessante, anzi, è scarna e priva di concretizzazioni ma alla fine credo nessuno avrebbe lasciato fieramente troppe testimonianze di quello che succedeva.Sul retro si trova una specie di cimitero delimitato solo da lastre di pietra in terra, nell'ampio rettangolo di terra sono stati ritrovati oggetti di persone che erano qui ricoverate, sotterrate, forse insieme ai ricoverati stessi..... anche qui, come a Mauthausen, pareti di targhe affisse ai muri con un ricordo ai caduti da tutta europa e non solo. Molti i nomi italiani di gente morta qui dentro solo perchè non era perfetta come gli altri.....Siamo usciti ed ho osservato con piu attenzione l'esterno del castello: colore bianco, tetti scuri, grate alle finestre, un luogo triste e privo di umanità, un luogo segreto, un luogo grigio, un castello per la morte.Alle 17:45 usciamo e ci dirigiamo verso Vienna lasciandoci alle spalle anche questa esperienza utile ma forte.Appena fuori zona ritroviamo la serenità della natura, i colori della vita di tutti i giorni, verde, giallo, rosso, blu...... chi lo avrebbe mai detto che a poche centinaia di metri da li c'era un posto senza colore....