porte dipinte di valloria
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景点印象
Facile arrivarci, basta uscire al casello di Imperia Ovest dell'AdF e proseguire in direzione Dolcedo.Nonostante fossimo in una domenica di Febbraio, vi erano comunque turisti che venivano a vederlo.Il paese merita di essere visto e attraversato con cura, ogni angolo e via sono una sorpresa d'arte da vedere: carina l'idea del punto panoramico che si può raggiungere durante il percorso.Se qualche porta non si vede bene, nei punti più scuri sono posizionati faretti che si possono accendere premendo un interruttore ( altra bella idea ).Bisogna vederlo perchè merita tantissimo: tanti saliscendi e scalette, quindi scarpe comode e pazienza per cogliere i particolari ( attenzione alla presenza un po eccessiva di cacche per terra, o perlomeno a noi domenica è capitato così... )
Per cominciare il 2015 in bellezza con un'amica oggi abbiamo deciso di andare a visitare Valloria, il cosiddetto "Paese delle porte dipinte". Ne è valsa davvero la pena: è stato come vedere (gratuitamente!) un museo a cielo aperto. Buona parte delle porte d'ingresso delle abitazioni, infatti, sono dipinte - ciascuna con uno stile differente - da artisti più o meno noti.All'inizio eravamo un po' titubanti, perchè ogni tanto sembrava proprio di andare a curiosare in vicoli privati, ma poi ci abbiamo preso gusto ed abbiamo girato in lungo e in largo tutto il paese.Apprezzabile anche il bel presepe meccanizzato allestito in un piccolo stanzino aperto al pubblico.Solo due piccoli nei: poca cura da parte di alcuni residenti, che hanno lasciato immondizia e bottiglie vuote in mezzo alla strada, e totale mancanza di una mappa che aiutasse a capire dove ci si trovava e che potesse eventualmente guidare gli spettatori verso le loro opere preferite. Per il resto consigliamo la visita a tutti, ma con una raccomandazione: niente passeggini, tacchi, carrozzine o stampelle, perchè purtroppo bisogna andare su e giù per viottoli e scale (anche molto scoscese)!
Merita sicuramente una visita questo borgo di Valloria, valorizzato dalle porte dipinte: case, fienili, magazzini, ecc. tutte numerate - con note didascaliche dei vari artisti - e con un percorso guidato. La prima, nella piazza della chiesa, è di Bertuzzi, pittore con domicilio e studio nel noto vicolo delle Lavandaie, sul Naviglio Grande di Milano. Bertuzzi veniva in vacanza da queste parti e due suoi quadri sono visibili nel ristorante del borgo. Sono un po' meno di 150 i dipinti, molto belli e variegati.