parco naturale dolomiti friulane - centro visite di erto e casso
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景点印象
Природный парк Доломиты Фриулане, включённый в список ЮНЕСКО – это территория между реками Тальяменто и Пьяве. Территория в ~ 37 гектаров, поэтому берите машину и наслаждайтесь пейзажами и биоразнообразием.На территории парка несколько вершин выше 2000 метров. А на восходе и закате Доломиты окрашиваются в волшебный розовый цвет.
La val zemola con cava Buscada e la val Cimoliana con il Campanile della val Montanaia sono posti selvaggi di rara bellezza.Non hanno nulla da invidiare alle più blasonate dolomiti venete o trentine.
Siamo stati accolti da un ragazzo gentilissimo allo sportello che ci ha illustrato le varie sezioni di cui si compone la mostra.Guardando la sequenza delle fotografie e leggendone attentamente le didascalie abbiamo fatto un salto indietro nel tempo, leggendo la corrispondenza tra il Comune e l'ENEL-SADE, sembra quasi ci sia ancora la possibilità di evitare la tragedia, basta avvertire quelli di Longarone,purtroppo le immagini che seguono ti riportano alla realtà di quel 9 ottobre 1963.Senza rendercene conto abbiamo trascorso quasi 2 ore e mezza all'interno del centro, a me sembrava passata al massimo mezz'ora.Lo consiglio a chi veramente vuole capire come si sono svolti i fatti che hanno portato a quel terribile giorno, se non siete interessati saranno solo tante fotografie, documenti troppo lunghi da leggere, tabelle e grafici... andate direttamente alla diga, fatevi una bella foto ricordo e tanti saluti.
Il centro visite di Erto e Casso è un spazio della memoria, intelligente e esauriente per chi volesse conoscere la storia approfondita di una delle tragedie più importanti della nostra penisola: 9 ottobre 1963, Vajont. Ottima l'accoglienza di chi era allo sportello, ottima l'impressione che ti lascia quando richiudi la porta per andartene; non solo il passato di dolore, ma la tenacia e la voglia di non abbandonare le proprie radici e la propria storia di chi, a fatica, è tornato o restato.
Bene il sentiero fino a Casso...ma arrivare ad Erto....IMPOSSIBILE, la via del carbone poco o per niente segnalata! Franata quasi ad Erto, e in un punto sentiero interrotto! Siamo dovuti tornare indietro e rifare il percorso a ritroso! Ma scusate, non è normale questa cosa, qualcuno potrebbe farsi male!
da non perdere la stanza dei cassetti, ideata per i bambini, ma che conquista anche gli adulti. Per chi vuole soppesare una marmotta prima e dopo il letargo...
Ti ci senti immerso nel passato, visto che Erto è rimasta praticamente com’era, se non per qualche modifica fatta dai pochi abitanti ormai rimasti a vivere lì.Il Pese è composto da una strada principale sulla quale si affacciano delle case una adiacente all’altra.Il fatto di averla lasciata così com’era, senza pensare di ricostruirci sopra, permette di provare la bellezza di camminare tra i vicoli come se ti trovassi catapultato più mezzo secolo indietro.Il paese è molto suggestivo, tant’è che nel 1976 venne dichiarato monumento nazionale. Oltre all’architettura è di particolare bellezza il paesaggio che lo circonda. Il Paese è praticamente situato a strapiombo nella Valle del Vajont.L’ideale a Erto è fare immense camminate immerse nella natura e nei paesaggi maestosi. Adatto per fare NordickWalking, trekking o semplici camminate vista la varietà di terreno e alcune stradine dedicate al passaggio. E’ possibile fare un pit stop per mangiare e rilassarsi sia all’interno del Paese sia in piccoli spazi appositi.
Siamo passati di qui per vedere e non dimenticare….Erto bel paese che sta rinascendo mantenendo lo stile rurale.Passare al centro visite è d'obbligo per vedere foto della costruzione della diga, per leggere i documenti, per vedere quello che è successo….aiutati dai plastici,per leggere le testimonianze e sentirti dentro la tristezza e cercare di capire il grande dolore che ha colpito questi posti…ora è diventato luogo turistico purtroppo…ma vale la pena passare per NON DIMENTICARE MAI…...
Un posto tranquillo, adatto a tutti coloro che vogliono trascorrere una giornata o più di tranquillità e serenità. Cibo e aria buona, lontano dalla vita snervante delle città. E' possibile visitare la diga del Vajont.
Relax, clima salubre, cibo genuino, paesaggi suggestivi fanno di questa meta un luogo indimenticabile e assolutamente consigliabile.
non parlerò della disgrazia del vajont, primo perchè c'è già stato scritto e detto tanto, e poi per chi non è mai stato deve andare là vedere e toccare con mano quello che è successo.preferisco parlare del parco: qui c'è la montagna, non sono le dolomiti dove si può camminare tranquilli ci sono i rifugi le piste da sci dove dove bere un bombarino, fare un giro in centro per vedere le vetrine.queste sono le dolomiti friulane, questa è montagna allo stato puro selvaggia non contaminata dall'uomo , devi scarpinare, sudare farti il fondo schiena, qui nei rifugi gestiti mangi la pitina "insaccata locale di carne di camoscio o capra" il formaggio vero fatto dai malgari vedi malga di claut per andare alla "pussa", qui i gestori ti parlano in dialetto, da qui viene mauro corona, che se lo incroci ed ha una bella giornata ti saluta con il sorriso, ma se ha una giornata storta, e succede molto spesso, è capace di mandari a fare...... solo perchè gli hai augurato buon giorno, qui ci sono parecchi bivacchi non gestiti dove puoi dormire arrangiandoti, dove la notte sotto il cielo stellato ringrazi dio per tanta bellezza, qui ci sono parecchi animali e sei sei fortunato magari una volta nella vita ti imbatti in un gallo cedrone.se riesci a capire ed addattarti a questa montagna ed alla gente che ci vive, vedrai che la montagna stessa ti ripagherà con senzazioni e panorami che credo di aver provato in pochi posti in italia.andateci e poi sappiatemi dire.
Parliamo di una zona purtroppo non troppo conosciuta o per lo meno conosciuta a causa del disastro del Vajont, ma questo parco che si estende oltre Erto e Casso e va sino piccoli Paesi come Andreis ( comune limitrofo a Barcis dove c'è il lago ) nel quale troviamo un bellissimo complesso di voliere nel quale vengono curati uccelli feriti o in cattività....bellissima...Per non parlare dei stupendi rifugi che troviamo in queste Montagne stiamo parlando di una zona d'Italia ancora incontaminata e pura....la consiglio a tutti....
Bisogna andarci per vedere e capire un po' di storia...terribile;C'è anche un museo ben allestito sul tema.Consigliato, da andarci almeno una volta.
ha un controsenso per me mettere molto buono un posto dove le case attendono ancora le anime di milioni di persone strappate durante quella notte. mi sono recato un giorno d'inverno il paesaggio era spetrale alcune case erano ancora intatte, altre piene di fango, altre ancora avevano conosciuto la furia dell'acqua e allimprovviso sentii i rintocchi del campanile di Erto nuova. quel giorno incontrai anche Mauro Corona esperienza molto bella che non dimenticherò