la foiba di basovizza

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la foiba di basovizza
景点介绍
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景点印象
Giacs

A reminder of the extent of history surrounding the area, the excesses of war. A place to visit to ensure similar things never happen again.

20150119A

Just outside the small village of Basovizza (pay attention to the signals) you'll see a cross-shaped sculpture in a large meadow with cobbles. A big stone cover clad with rusted iron signs the top of the deeper 'foiba'. All the layout is particularly striking and gloomy, but not unsettling, and it instils a sense of peacefulness. There is also an amazing small museum where you'll find some books and brochures (that you won't find anywhere else) about this almost unknown history : please ask the keeper to lead you in the visit, you'll get much more details and I think you'll never forget this place. If you have children with you, remember some pictures (wall panels and movie) could be shocking. No cafè or toilet.

Vesnaldo

This place remembers the crimes of the war, and is where several people of different political parts and countries were killed. Unless somebody has a strong political or personal motivation, I would NOT put this place at a high priority when visiting Trieste and its surroundings.

RodolfoZ_12

E' un monumento nazionale, testimone della crudeltà delle truppe partigiane del maresciallo Tito, il quale scientemente operò una pulizia etnica nei confronti della popolazione italiana per "pulire" le terre d'Istria, Fiume e Dalmazia. Nella Foiba di Basovizza hanno trovato decine e decine di metri cubi di resti umani, di chi poteva rappresentare un pericolo per le velleità annessionistiche delle truppe titine. Vale la pena di visitarla.

giorgiozama

per non dimenticare le persone trucidate dai barbari nell'ultima guerra mondiale, persone delle quali non è stato possibile calcolare il numero ma una stima a metro cubo, tanta è stata grande la ferocia di chi ha ucciso e ha continuato ad uccidere solo perché chi veniva trucidato era ITALIANO , dei martiri senza saperlo, ma i carnefici si sono pentiti ? so solo che sono rimasti impuniti

Nazgul_2013

Come per la risiera di San Sabba non posso dire che il luogo mi sia piaciuto, altro posto che testimonia il dolore, come potrebbe piacermi? Ma fa bene sapere e sperare che non succeda più, anche se alla luce dei fatti sembra che l’uomo non impari mai. Di buono c’è che a Basovizza ci sono diversi locali che meritano una visitina se uno è una buona forchetta e per lo stesso motivo è vicinissima la Slovenia. Per chi non lo sapesse una foiba è una voragine naturale carsica. Questi buchi vennero usati per scodellarci dentro alla fine della prima guerra mondiale armamenti vari che potevano rallentare la ritirata e poi, tra il 1943 ed il 1945, possibilmente vive un sacco di persone per lo più venivano denunciate alle truppe titine di occupazione da delatori del posto. A centinaia queste voragini sono sparse tra la Venezia Giulia, l’Istria e la Dalmazia e furono un valido strumento di pulizia etnica. La cosa fu forzatamene ignorata per decenni. Le vittime furono circa trentamila .Tra gli uccisi figurano non solo personalità legate al PNF (Partito nazionale fascista), ma anche ufficiali, funzionari e dipendenti pubblici, insegnanti, impiegati bancari, sacerdoti, parte dell'alta dirigenza italiana contraria sia al comunismo, sia al fascismo, tra cui compaiono esponenti di organizzazioni partigiane o anti-fasciste, autonomisti fiumani seguaci di Riccardo Zanella, sloveni e croati anti-comunisti, collaboratori e nazionalisti radicali e semplici cittadini e cittadine violentate e uccise.La foiba di Basovizza è situata a pochi chilometri da Trieste, è in realtà uno scavo artificiale realizzato all'inizio del ventesimo secolo per l'estrazione mineraria, abbandonato perché poco produttivo. Si tratta di una cavità verticale profonda 249 metri che, mai ricoperta, divenne nel maggio del 1945 luogo di esecuzioni sommarie nel quale vennero gettati, spesso ancora vivi, centinaia di prigionieri, militari, poliziotti e anche civili. Dichiarata monumento nazionale nel 1992, è il simbolo di tutte le atrocità commesse sul finire della seconda guerra mondiale in questa zona, 3.500 sono le persone che riposano nella foiba di Basovizza e nella foiba 149 di Opicina.

gidrioli

Ci sono ritornato per le celebrazioni della giornata del ricordo, in memoria dei molti trucidati durante l'occupazione jugoslava di Trieste e anche prima, fin dal 1943, Tra cui Finanzieri,Carabinieri, Militari tedeschi e della RSI, ma anche Italiani, sloveni, croati anticomunisti. Nonostante esista una correte revisionista che vorrebbe ridurre la portata dei fatti, migliaia sono stati uccisi e gettati nelle foibe del Carso, a volte legando vivi e morti col filo spinato per gettarli assieme nelle profonde cavità, vere grotte verticali. Spesso i condannati venivano trafitti e sbudellati con le baionette o venivano loro tolti gli occhi con un cucchiaio. I morti non si possono contare, ma alcune migliaia di persone sono morte così, mentre la Risiera, che fu un triste luogo di detenziione e smistamento (un membro della mia famiglia vi è stato ucciso) conta circa 330 uccisi. Troppa tristezza per questa umanità che non imparerà mai niente dal passato.

laserpau

Non rende l'idea, non è toccante come la risiera, i ragazzi che ho accompagnato alla commemorazione per i caduti delle foibe non si sono riusciti a commuovere, non hanno capito. La lastra che chiude per sicurezza il baratrodovrebbe essere sostituita con altro, transenne, lastroni trasparenti, altrimenti non si rendono conto delle dimensioni della cavità e delle nefandezze della guerra. Nonostante gli abbia mostrato lo schema a lato, nonostante abbiano commentato le dimensioni areali della lastra che si aspettavano più piccola, non è scattato quello che mi aspettavo. Fredda anche la cerimonia. Per fortuna che il sole ci ha donato una bellissima vista sul carso! Peccato

FrancescoA73

Ho visitato nella stessa mattina la Risiera di San Sabba e la Foiba di Basovizza. Esprimere un giudizio sull'uomo dopo queste due visite sarebbe imbarazzante

ivanob41

ci son tornato per la seconda volta, finalmente una giornata di sole e senza vento. ho potuto visitare con tranquillità tutto il contesto e una guida mi ha illustrato il percorso ben raffigurato nei cartelli dentro al museo. Vale la pena proprio di farci visita, la guida sempre presente, molto preparata e di grande cortesia è essenziale per apprendere chiaramente i fatti . si possono acquistare anche delle pubblicazioni

Piccolaily86

Per non dimenticare l'esodo istriano e ciò che è stato fatto alla popolazione. Un sito carico di emozioni forti. Da visitare almeno una volta nella vita

alessandro299

monumento Nazionale da vedere assolutamente e far vedere ai figli per spiegare loro come sono andate da queste parti le cose nel dopoguerra, interessantissimo il piccolo museo attiguo alla Foiba !!!!

628belindac

Siamo venute in visita un martedì mattina, fattore che unitamente alla collocazione fuori mano del posto, comporta una generale assenza di visitatori. Ciò nonostante il custode era presente e non si è limitato a darci il buongiorno ma ci ha accompagnate nel giro della piccola saletta contenente foto e pannelli esplicativi fino al monitor sul quale ha attivato esclusivamente per noi un file multimediale con la ricostruzione degli eventi legati alla foiba, che si è prodigato a spiegarci. Un poco prolisso per una visita di coppia ma molto interessante per scolaresche e ragazzi ai quali il materiale è indirizzato. La foiba è a pochi passi dalla saletta, circondata da campi deserti e molto suggestivi, coperta da una lastra metallica sulla quale troneggia una splendida installazione. In equilibrio fra angoscia e malinconia, è uno scenario senz'altro affascinante. Merita visitarlo.

pztn

Pochi le conoscono, ma tutti dovrebbero sapere.....complimenti ai volontari che permettono ai turisti di visitare questi luoghi che fanno parte della storia dell'Italia....purtroppo!

MarioBustoArsizio

A dieci chilometri dal centro di Trieste. Strada in leggera salita. Piccolo parcheggio. Altrettanto piccolo caseggiato con bei pannelli esplicativi che spiegano bene la storia della foiba e non solo. Poi si esce e ci si dirige verso la foiba, costeggiando un lungo muro basso che accresce l'aspettativa, così come pure le numerose lapidi in memoria dei tanti sacrifici umani o meglio disumani. Infine ecco finalmente la foiba ... anzi no. Perché la foiba è stata chiusa da una spessa lastra di ferro. Forse era meglio farla di vetro. Anche per far vedere e capire ancora di più la crudeltà dei responsabili di allora.

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